Recupero edilizio

Proclamato il vincitore del Premio europeo Rivolta

Vince il progetto spagnolo dello Student Housing di Barcellona dello studio HARQUITECTES+DATAAE

venerdì 27 novembre 2015 - Redazione Build News

scuola

Il vincitore della V edizione del Premio europeo di Architettura Ugo Rivolta è lo studio HARQUITECTES+DATAAE col progetto di residenza universitaria a Barcellona ‘Student Housing in Sant Cugat del Vallès’. La giuria del Premio internazionale, indetto ogni 2 anni dall’Ordine Architetti Milano - composta quest’anno da Carmen Espegel (Spagna), Paola Dalmonte, Massimiliano Monetti, Orsina Simona Pierini e Oliver Thill (Olanda), vincitore dell’ultima edizione, e dai membri supplenti Camillo Magni e Laura Montedoro –, ha scelto HARQUITECTES+DATAAE tra i 14 finalisti (da 5 Paesi), a loro volta selezionati tra i 49 progetti (da 10 Paesi) ammessi.


IL PREMIO. Il Premio è rivolto alle migliori realizzazioni europee di edilizia sociale ed è punto di riferimento del dibattito sul social housing a livello internazionale. Le 4 edizioni precedenti erano state vinte dai progettisti Guillermo Vàsquez Consuegra – Spagna, 2007, Kis Péter Épìtészmuterme – Ungheria, 2009, Zanderroth Architekten – Germania, 2011 e Atelier Kempe Thill – Olanda, 2013). Alle 5 edizioni del Premio hanno partecipato complessivamente 230 progetti da 17 Paesi.


PROGETTO VINCITORE. HARQUITECTES (David Lorente Ibáñez, Josep Ricart Ulldemolins, Xavier Ros Majó, Roger Tudó Galí) + DATAAE (Claudi Aguiló Aran, Albert Domingo Ollé) hanno realizzato la residenza su una superficie lorda totale di 3.100 mq, (90% residenziale, 8% attrezzature pubbliche, 2% spazi comuni/collettivi). I lavori, iniziati il 31 agosto 2010 si sono chiusi quasi 9 mesi dopo, nel maggio 2011, realizzando una percentuale di riduzione di costo rispetto al valore di mercato del 90%.

Il progetto è stato premiato – secondo le parole dei giurati - per il suo valore dimostrativo di innovazione e domesticità applicato al sistema costruttivo prefabbricato in calcestruzzo armato, perseguite attraverso il controllo della qualità degli spazi di distribuzione, del giardino/patio collettivo e dei dettagli architettonici.

Si riconosce, inoltre, il valore insediativo nel contesto in relazione alla topografia, al rapporto con l’infrastruttura ferroviaria e ai percorsi di ingresso connessi a differenti livelli. Si apprezza altresì l’attenzione posta ai temi della sostenibilità ambientale ed energetica. La soluzione evidenzia l’inaspettata adeguatezza e potenzialità di questa metodologia costruttiva, per rispondere ai nuovi bisogni dell’abitare temporaneo.

I 57 alloggi temporanei sono distribuiti su due livelli lungo due blocchi paralleli alla strada. Il secondo piano è stato concepito in modo da assecondare la topografia del luogo, senza l’utilizzo di ascensori e con una riduzione del 50% delle superfici adibite a scale e corridoi.
Il patio centrale si apre all’organizzazione di eventi e incontri, così come tutto il concept è stato elaborato per permettere una connessione e interazione immediata tra gli studenti.
Gli alloggi sono costituiti da un modulo prefabbricato in calcestruzzo privo di pareti divisorie interne e dotato degli elementi fissi essenziali, con finiture a secco. Ogni prefabbricato ingloba nella struttura portante gli elementi di isolamento e gli impianti. I moduli sono affiancati in successione.

Il ricorso all’industrializzazione edilizia e alla tecnologia a secco – dichiarano i vincitori - ha giocato un ruolo chiave nell’incremento della sostenibilità dell’edificio per diverse ragioni: la riduzione degli scarti di produzione, l’utilizzo di materiali locali, l’uso di calcestruzzo riciclabile e l’applicazione di altri materiali riciclati o riciclabili. Sempre in tema di sostenibilità, il progetto ha previsto un sistema di riutilizzo delle acque meteoriche (dal tetto-giardino) e reflue.

La facilità di movimentazione degli alloggi ha permesso l’installazione di tutto il complesso residenziale in 9 giorni. Ogni modulo è studiato per poter essere smantellato e riutilizzato con facilità. Il progetto ha permesso inoltre un risparmio energetico del 50% associato ai materiali costruttivi e una ottimizzazione del fabbisogno energetico, con valori di trasmittanza molto ridotti, facciate ventilate e altri accorgimenti.

ALTRI RICONOSCIMENTI. Ricordiamo che quattro anni fa - precisamente durante l'edizione 2011 di SAIE - il progetto ha vinto anche la terza edizione del concorso internazionale di architettura SAIE Selection nella catergoria "progettisti - sezione calcestruzzo" (SCARICA I DETTAGLI DEL RPOGETTO NELL'ARTICOLO ALLEGATO).

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