San Gottardo, ultima visita al tunnel. Al via i test [VIDEO]

La galleria di base del San Gottardo chiude ai visitatori per permettere lo svolgimento dei test nel tunnel ferroviario ad alta velocità più lungo del mondo

giovedì 27 agosto 2015 - Redazione Build News

Una visita alla galleria
La galleria di base del San Gottardo lunedì 24 agosto ha chiuso i battenti ai visitatori per permettere agli addetti ai lavori di effettuare centinaia di test al giorno. Il primo ottobre cominceranno infatti le prove di esercizio nel traforo lungo 57 chilometri, che sarà percorso solamente dai treni che faranno le corse di prova affinché tutti funzioni alla prossima apertura (1° giugno 2016).


Il tunnel svizzero, che si estende da Erstfeld (portale Nord, nel cantone di Uri) fino a Bodio (portale Sud, Canton Ticino), permetterà di spostare su rotaia gran parte del traffico merci che oggi percorre nei due sensi la dorsale tra il Sud della Germania e il Nord dell’Italia. Giornalmente, sulla nuova linea potranno transitare da 220 a 260 convogli merci, rispetto ai 140–160 attuali, e la capacità annuale di trasporto merci passerà così da 20 milioni di tonnellate a circa 50 milioni di tonnellate. I treni passeggeri (da 50 a 80 al giorno) raggiungeranno una velocità massima di 250 km all’ora, quelli merci di 160 km/h.


SUDDIVISIONE IN COMPARTI. Per i lavori di costruzione la Galleria è stata suddivisa in diversi comparti. Mediante i vari cunicoli di accesso il personale, il materiale e le macchine arrivano ai cantieri nel cuore della montagna. Per risparmiare tempo e costi, i lavori di costruzione avvengono simultaneamente nei diversi comparti. 


Per i lavori di costruzione il comparto di Sedrun è stato reso accessibile mediante una galleria orizzontale lunga 1 km e due pozzi profondi 800 m. Da lì è avvenuto l'avanzamento con esplosivo nelle due canne in direzione nord e sud. Dato che lo spesso strato di roccia e le forti tensioni minacciavano di deformare la galleria, in parte è stato necessario mettere in sicurezza lo scavo con provvedimenti speciali. Gli ingegneri hanno sviluppato un innovativo sistema con centine flessibili di acciaio, che sotto la pressione della montagna si sono compresse, evitando così deformazioni dell'opera finita.


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