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Inquinamento atmosferico, i risultati del progetto VIIAS sull'impatto sull’ambiente e la salute

L’effettivo rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente, e soprattutto l’ulteriore diminuzione del 20% della concentrazione media annuale degli inquinanti, avrebbero ricadute positive sulla salute pubblica e sull’economia

giovedì 2 luglio 2015 - Redazione Build News

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Disporre di stime modellistiche sul territorio nazionale delle concentrazioni al suolo di particolato atmosferico (PM2.5), biossido di azoto (NO2) e ozono (O3) in un anno di riferimento (2005) e in scenari previsionali (2020); stimare la esposizione della popolazione ai tre inquinanti per lo scenario di riferimento e negli scenari previsionali; quantificare l’impatto sulla popolazione italiana dell’inquinamento da PM2.5, NO2, ed ozono in termini di casi di morte e di malattia attribuibili all’inquinamento e di anni di vita persi.

Sono questi gli obiettivi del Progetto VIIAS, Valutazione Integrata dell’Impatto dell’Inquinamento atmosferico sull’Ambiente e sulla Salute, finanziato nel quadro delle iniziative del Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute.

Il progetto ha effettuato la valutazione integrata dell’inquinamento atmosferico in Italia valutando l’intera catena di eventi (dalle politiche, alle fonti di esposizione, alle modalità di esposizione, agli impatti) che possono influire sulla salute della popolazione. Sono stati condotti approfondimenti a Roma con la misura dell’inquinamento da particelle ultrafini e con la valutazione degli effetti benefici del verde urbano e in Emilia Romagna il modello VIIAS è stato sperimentato a livello locale. 

VIIAS è stato coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio. Hanno collaborato l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA); le Agenzie Regionali di Protezione Ambientale (ARPA) Piemonte, Emilia Romagna e Lazio; il Dipartimento di Statistica, Università di Firenze; il Dipartimento di Biologia Ambientale Università di Roma La Sapienza; Università di Urbino; l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA); Zadig, Agenzia di comunicazione, informazione e formazione.

Il progetto integra le competenze in materia ambientale e sanitaria nel contesto italiano al fine di disporre di un sistema di valutazione integrata degli effetti ambientali e sanitari dell’inquinamento atmosferico in grado di valutare la situazione esistente e i possibili scenari futuri nel contesto nazionale.

DUE SCENARI ALTERNATIVI AL 2020. Il progetto ha previsto due scenari alternativi al 2020: il primo ipotizza la completa adesione in tutta Italia ai limiti di legge previsti dalla normativa europea e nazionale; il secondo prevede una riduzione uniforme del 20% delle concentrazioni di inquinanti sul territorio.

Nell’uno come nell’altro scenario si otterrebbe un risparmio di vite, rispetto al 2005, di 11.000 per il PM2,5 e 14.000 per l’NO2 nel primo e di 16.000 per il PM 2,5 e 18.000 per l’NO2 nel secondo.

Questi scenari mostrano come l’effettivo rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente, e soprattutto l’ulteriore diminuzione del 20% della concentrazione media annuale degli inquinanti, avrebbero ricadute positive sulla salute pubblica e sull’economia: seguendo le statistiche del’OMS, infatti, 10.000 decessi evitati all’anno corrispondono a circa 30 miliardi di euro.

http://www.viias.it/

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