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Passive House Institute, nuova metodologia per la certificazione energy plus con autoconsumo

Introdotti dall'istituto fondato da Wolfgang Feist una metodologia per classificare anche la quota di rinnovabili autoconsumata. Stop totale alle fossili

martedì 21 aprile 2015 - Redazione Build News

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Al fine di fornire una guida affidabile che tenga in considerazione sia l'energia rinnovabile che i Passive House Standard, il Passive House Institute ha introdotto delle nuove categorie per la sua certificazione edilizia. Oltre al “Passive House Classic”, l'istituto ha aggiunto gli standard Passive House Plus e Passive House Premium che prenderanno in considerazione anche la “Primary Energy Renewable” (PER).


Il fabbisogno di energia primaria di una Passvhaus rimarrà sempre inferiore ai 15 kWh/m2anno, ma verrà aggiunta una ulteriore categoria che terrà conto anche dei consumi elettrici dell'energia rinnovabile autoprodotta. Mentre nel caso della categoria Passive House Classic, questo valore dovrà attestarsi attorno ai 60 kWh/(mqa), per ottenere la certificazione Passive House Plus il valore dovrà essere di 45 kWh / (mqa) e di 30 kWh / (mqa) per lo standard Passive House Premium.

"La domanda di energia per il riscaldamento è notevolmente ridotta in una Casa Passiva - spiega Wolfgang Feist, direttore dell'istituto -. Per questo motivo, il consumo di acqua calda ed elettricità domestica saranno tanto più significativi nella nuova valutazione". La nuova classificazione anticipa la transizione energetica e valuta anche il consumo totale di energia primaria, che non può che essere prodotta da rinnovabili.

Il sole e il vento forniscono energia elettrica primaria; una parte di essa può essere utilizzata direttamente. Tuttavia, lo stoccaggio energetico è necessario per il trasferimento di energia in eccesso in quei periodi di tempo dove le produzioni energetiche sono inferiori. A seconda del tipo di applicazione, la percentuale di energia elettrica primaria e secondaria varia, così come le perdite. 

Queste perdite energetiche specifiche vengono descritte come fattore PER (Primary Energy Renewable). Per semplificare: per fornire energia sufficiente in inverno, l'energia elettrica dovrà essere prodotta in parte in estate e accumulata - con perdite molto elevate - per l'inverno; questo si traduce in un elevato fattore PER. 

Il protocollo è stato presentato durante la conferenza internazionale Passive House di Lipsia che si è tenuta il 17-18 aprile. Non è ancora in vigore, ma per chi volesse contribuire alla verifica il PPHi ne ha reso disponibile la bozza.


IN ALLEGATO IL PROTOCOLLO DELLA CERTIFICAZIONE


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